TENDENZE DELLA STAMPA 3D PER L’INDUSTRIA CALZATURIERA

 
L’annuncio da parte di Adidas, uno dei leader mondiali nella fornitura di articoli sportivi, del lancio della innovativa scarpa “Futurecraft 4D”, può segnare un punto di svolta nel settore: perché è la prima volta che si intende usare queste soluzioni per la produzione di massa.
Non è una novità assoluta per Adidas che già aveva usato la stampa 3D per la realizzazione dell'intersuola di un precedente modello, e neanche per altri competitor come Nike e New Balance; ed altri esempi sono ormai consolidati, come Wiivv - compagnia americana all’avanguardia per la fornitura di calzature personalizzate – che permette di ordinare prodotti autoconfigurati tramite una app per smartphone; ma significa che qualcosa di importante si sta muovendo nell’uso della stampa 3D nella produzione calzaturiera su vasta scala.
E’ un fatto che i grossi vendor di stampanti 3D sembrano ormai pronti per sdoganare la stampa in 3D nel mercato consumer e non solo in quello delle applicazioni di nicchia:  i sistemi “Figure 4” di 3DSYSTEMS, “Jet Fusion” di HP,  “SpeedCell” di CARBON - oltre che l’acquisizione da parte di GE di importanti realtà di manifattura additiva in metallo – sono segnali concreti, non più scenari futuribili. Tuttavia, l'industria consumer in generale (abbigliamento, attrezzi sportivi, ortopedia, accessori moda, bigiotteria e gioielleria) e quella calzaturiere in particolare non hanno ancora integrato del tutto le potenzialità della stampa 3D (soprattutto personalizzazione funzionale ed estetica) all’interno della propria catena del valore. 
Si corre verso un futuro di personalizzazione, di produzione senza magazzino, Consumatori e produttori non possono far finta di nulla.
 

 
Tendenze e scenari evolutivi
I colossi della tecnologia come Apple (PrimeSense), Microsoft, Intel (RealSense) e Google (Project Tango) stanno tutti spendendo milioni in ricerca per sviluppare la scansione 3D sugli smartphone. I dispositivi mobili saranno sempre più capaci e versatili, con una migliore capacità di raccolta dati e di possibili applicazioni; questo alimenterà la tendenza alla personalizzazione in tutte i mercati, anche in quello calzaturiero: integrando la misurazione e adattamento e personalizzazione alle caratteristiche biodinamiche di ognuno anche nell’offerta di e-commerce.
Ecco alcune linee guida:
  • Vendita al dettaglio “esperienziale”.
    Il retail tradizionale sta cambiando, probabilmente a finire per come lo conosciamo: grandi catene di distribuzione falliscono o si ridimensionano, cercando nuovi modi di gestire le attività; Uniqlo, Adidas e altri stanno installando stampanti 3D presso il punto vendita. Se la scansione 3D e la stampa 3D in negozio promettono nuovi servizi a valore aggiunto, oggi rimangono i limiti di investimenti ancora importanti e di macchinari non propriamente adatti ad ambientazioni di front-office col cliente; il flusso di produzione digitale non è ancora del tutto pronto per l’adozione in-shop. Nel lungo periodo stampa 3D e robotica diventeranno parte integrante dell’attrezzatura di negozio, nel medio il focus di sviluppo rimarrà più realisticamente il design, la possibilità di scelta.
    L'80% delle scarpe è ancora venduto in negozio ma bisogna essere pronti a considerare la diversificazione degli spazi. Walmart e Amazon stanno già ibridando i centri di produzione con ambienti di vendita al dettaglio; nel segmento dei prodotti personalizzati, a breve sarà più facile ordinarle on-line e avere una consegna rapida a domicilio che non realizzazione sul momento e sul posto.
  • Catene di fornitura locali e meno magazzino.
    Incontrare rapidamente una nuova domanda di calzature e altri prodotti personalizzati significherà produzione necessariamente produzione sul posto, per garantire consegna “immediata”. L’inversione di tendenza nella globalizzazione non sarà dovuto a motivi patriottici ma a questa esigenza; i distretti classici della produzione calzaturiera standardizzata vedono via via svuotare le proprie quote di mercato dalla frammentazione dei centri produttivi
    Oggi alcuni marche di scarpe americani impiegano 20/40 giorni per la produzione e consegna da fornitori vietnamiti; col nuovo progetto annunciato, Adidas riesce a produrre un’intersuola 3D non customizzata in 90 minuti. Quindi il passo naturale sarà lo spostamento della catena di approvvigionamento su localizzazioni più vicine ai punti di consumo, per un servizio più veloce, economico ed intelligente; successivamente l’incorporazione della la personalizzazione nel processo di stampa 3D, non della maggiore performance di prodotto.
  • Proliferazione degli stilisti.
    Nell’ambito calzaturiero emergono sempre nuovi brand, e sempre più ne nasceranno perché grazie alle nuove tecnologie cadono le barriere all’ingresso che impediscono a nuovi designer di proporsi al mercato, magari con prodotti in piccole tirature, in edizioni limitate o uniche.Ci sarà da divertirsi…
  • Soglia $600B entro il 2015
    Non c’è da stupirsi che il settore calzaturiero sia vicino a raddoppiare, nel mercato statunitense: l'americano medio attualmente possiede 19 paia di scarpe, con una crescita più rapida nelle nuove generazioni; la classe media emergente in Asia e Africa, l’attenzione verso prodotti a maggiore performance e l'aumento dei prezzi di vendita dovuti a impulsi ecologici e personalizzazione contribuiranno tutti ad aumentare i volumi di fatturato.
    Inoltre le nuove opportunità offerta dalla tecnologia di raccogliere dati e misure specifici del cliente - calzature “intelligenti” – generano a cascata possibili applicazioni di ambito sanitario, atletico e militare tutte ancora da raccogliere.
  • Tecnologie e sostenibilità.
    La scarpa “Futurecraft 4D” stampata in 3D di Adidas sarà caratterizzata dalle performance e proprietà dei materiali di costruzione, se non ancora dalla personalizzazione. Ciò sottolinea l'importanza della scienza nello sviluppo di prodotto, la tendenza a migliorare l’esperienza d’uso del consumatore. Nel prossimo decennio le aziende che punteranno sulla biomeccanica non solo saranno vincenti sul mercato, ma alzeranno complessivamente le aspettative e la gerarchia dei bisogni del cliente. Le calzature saranno calibrate, eco-friendly, leggere.
 
Miglioramento della qualità della vita della gente
Realtà come Wiivv dimostrano che la biomeccanica, il contenuto scientifico, la personalizzazione, la stampa in 3D stanno cambiando il paradigma dell'industria. Le tecniche di produzione tradizionali non possono dare risposte adeguate alle alla marea in arrivo; le catene di fornitura lunghe non rimarranno competitive a lungo. Il futuro è adesso, anche nel mondo delle calzature.
La manifattura additiva e il flusso digitale sono leve potenti e inarrestabili, tanto che un giorno faremo fatica a capire sia stato possibile produrre senza di essi… Dubbi? Sul sito wiivv.com è già possibile comprare i primi sandali personalizzati del mondo, digitalmente mappati dal proprio smartphone, biomeccanicamente calibrati, stampati in 3D e assemblato a San Diego, in California; consegnati in pochi giorni a casa tua, ovunque tu sia.
 
 
 
[Adattamento CMF da testo di S.Hargovan- Fonte: 3dprint.com]